WhatsApp sta per introdurre un cambiamento significativo per gli utenti di Windows 11, alimentando un acceso dibattito online.
A partire da dicembre, infatti, gli utenti vedranno disconnettersi automaticamente l’applicazione nativa attuale, che sarà sostituita da una nuova versione basata su un web wrapper.
Questa trasformazione, sebbene semplifichi lo sviluppo per Meta, solleva preoccupazioni concrete in termini di prestazioni e utilizzo delle risorse di sistema, specialmente su PC meno recenti.
Whatsapp, utenti in rivolta: il cambiamento forzato fa esplodere il web
Gli utenti di WhatsApp su Windows hanno iniziato a ricevere un avviso generico all’interno dell’app, che preannuncia “cambiamenti per WhatsApp su Windows” con una data di partenza fissata al 9 dicembre. In realtà, questo messaggio nasconde una rivoluzione tecnologica: l’abbandono dell’app nativa per un’applicazione web incapsulata, sviluppata con WebView2, la tecnologia Microsoft che permette di eseguire contenuti web all’interno di un’app desktop.

Whatsapp, utenti in rivolta: il cambiamento forzato fa esplodere il web-toyx.it
Non si tratta di una novità assoluta per WhatsApp. In passato l’azienda aveva già sperimentato soluzioni simili, per poi ritornare allo sviluppo di app native per Windows e macOS, evidenziandone i vantaggi in termini di prestazioni e affidabilità. Oggi, invece, la comunicazione ufficiale evita il confronto diretto, limitandosi a elencare le funzionalità disponibili senza approfondire le differenze tecnologiche.
Il nodo più controverso riguarda il consumo di RAM. Test indipendenti hanno dimostrato che la nuova versione web può utilizzare fino a sette volte più memoria rispetto all’app nativa, con un aumento proporzionale al numero di chat attive e alle attività in corso. Sebbene la RAM sia progettata per essere sfruttata, un utilizzo inefficiente da parte di più applicazioni può compromettere sensibilmente l’esperienza utente, soprattutto su computer con risorse limitate.
WhatsApp riconosce implicitamente che l’app nativa garantiva un’esperienza superiore, ma la scelta del web wrapper permette aggiornamenti più rapidi e una gestione unificata dello sviluppo tra piattaforme diverse. Tra le novità funzionali introdotte figura una gestione più avanzata delle Community, che però potrebbe non compensare il maggior carico di sistema percepito da molti utenti.
Il malcontento diffuso nasce anche dal fatto che questo cambiamento non sarà opzionale: con il logout forzato dall’app nativa, gli utenti saranno obbligati a passare alla nuova versione web senza possibilità di tornare indietro. Questa imposizione sta scatenando numerose lamentele nelle community online e sui social, alimentando un clima di sfiducia verso la gestione della piattaforma da parte di Meta.
Con il rollout in corso, resta da vedere quale sarà la reazione complessiva dell’utenza. Gli aggiornamenti rapidi e la maggiore uniformità nello sviluppo rappresentano benefici tecnici importanti, ma la sfida sarà mantenere un’esperienza utente fluida e soddisfacente, soprattutto per chi utilizza WhatsApp su PC meno performanti. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se questa scelta strategica di WhatsApp riuscirà a bilanciare efficacemente innovazione e usabilità.
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